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Cos’è e come calcolare l’indice di rotazione del magazzino

Come incrementare le vendite partendo dall’indice di rotazione del magazzino 

L’indice di rotazione del magazzino, anche noto come inventory turnover, è un indicatore molto importante per le aziende: consente, infatti, di valutare se la gestione delle scorte viene effettuata in moto ottimale o se, invece, è necessario intervenire per modificare il sistema di organizzazione dello stock.

Grazie a questo rapporto è infatti possibile sapere con certezza il numero di volte in cui le scorte di un prodotto specifico vengono vendute e rimpiazzate, valutando questi movimenti in un arco di tempo definito, che generalmente è un anno.

Per spiegare meglio il concetto, possiamo dire che l’indice di rotazione rappresenta la velocità con cui la merce si sposta dagli scaffali per essere inviata ai clienti finali.

Rapportando queste tempistiche con la disponibilità, o la non disponibilità, dei prodotti, si può dedurre la frequenza con cui un determinato prodotto viene esaurito per poter programmare le scorte, ma anche per evitare il deperimento di prodotti con scadenza.

Attraverso l’indice di rotazione del magazzino è quindi possibile:

  • monitorare la giacenza dei prodotti, prima della loro distribuzione finale;
  • comprendere qual è il tasso di rotazione dei prodotti distinguendo tra quelli con maggiore e minore tempo di giacenza, in modo da poter organizzare meglio la logistica per ridurre i costi di magazzino.

Ma come calcolarlo e utilizzarlo a tuo favore? Scopriamolo insieme nel corso di questo articolo. 

Come calcolare l’indice di rotazione del magazzino 

Per calcolare l’indice di rotazione è necessario dividere la quantità totale di merce venduta a prezzo di costo in un periodo di tempo definito, che può essere un anno, per la giacenza media durante lo stesso periodo.

Quindi, indice rotazione mazzino = vendite/giacenza media (in un anno di tempo).

La giacenza media si calcola sommando la giacenza iniziale con quella finale e dividendo il totale per 2.

Quindi, se ad esempio vengono venduti 50.000 euro di articoli in un anno a prezzo di costo e sapendo che la media del valore delle scorte è pari a 10.000 euro, l’indice di rotazione sarà pari a 5. Quindi lo stock in questione viene rinnovato 5 volte all’anno.

Un aumento dell’indice è positivo, vuol dire infatti che le scorte non restano ferme nel magazzino, bensì ruotano più velocemente e vengono quindi rimpiazzate con più frequenza. Al contrario, se l’indice di rotazione è basso significa che i prodotti restano fermi in magazzino troppo tempo, quindi vi sono poche vendite. 

Come si interpreta l’indice di rotazione?

Non è possibile stabilire a priori a quanto deve ammontare un indice di rotazione. L’indicatore varia, infatti, in base al settore merceologico e alla specificità dell’azienda. Va però monitorato nel tempo per avere dati di confronto da comparare con le strategie aziendali e con i benchmark del settore di riferimento, al fine di individuare eventuali aree di miglioramento.

I settori della moda e del food&beverage, ad esempio, hanno indici di rotazione alti, le merci escono velocemente e spesso dal magazzino, è quindi necessario calcolare la quantità di scorte di sicurezza da immagazzinare per evitare rotture di stock.

Se un’azienda nota un calo dell’indice di magazzino, e vende prodotti a rischio obsolescenza, può decidere di adottare strategie commerciali come sconti o svendite per far uscire le merce il prima possibile. Un indice di magazzino basso è però comune in settori come l’automotive, caratterizzato da tempi di obsolescenza molto lunghi. 

Qual è l’indice di rotazione del magazzino giusto per la tua azienda?

Per ogni azienda è quindi necessario individuare l’indice di rotazione che permetta di ottimizzare la gestione delle scorte con la velocità della vendita dei prodotti. La rotazione ideale dei prodotti deve ridurre il tempo per il rinnovo dei prodotti in magazzino, limitando il periodo di giacenza.

L’indice di rotazione si riflette sull’intera organizzazione del magazzino. I prodotti possono essere sistemati in base alla velocità o alla lentezza della rotazione, scegliendo quindi il metodo ABC che classifica le merci per importanza e velocità di uscita dal magazzino.

In base all’indice è anche possibile capire quanta superficie destinare allo stoccaggio dei prodotti e organizzare la loro allocazione, magari pensando di prevedere un’area per agevolare i flussi di uscita delle merci.

La prima cosa da fare è quindi allineare l’indice di rotazione dell’azienda a quello del settore di riferimento, e per guadagnare un vantaggio competitivo devono poi essere individuate strategie ad hoc per incrementare la rotazione delle scorte.

Se hai necessità di gestire molti prodotti o vorresti migliorare il loro indice di rotazione incrementando le vendita, di certo hai bisogno di più spazio per lo stoccaggio della merce e per la sua organizzazione. La soluzione è affidarsi a un partner esterno che disponga di ampi spazi e che offra numerosi servizi logistici di magazzino tra i quali l’ottimizzazione dei processi grazie a tecnologie avanzate.

Noi di New Phoenix siamo in grado di rispondere anche alle esigenze più complesse. Disponiamo, infatti, di ampi magazzini a Roma e possiamo occuparci anche dell’etichettatura dei prodotti e della preparazione degli ordini: grazie al nostro servizio di trasporto effettuato a livello nazionale ed europeo puoi estendere la tua catena di fornitura.

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